sabato 26 dicembre 2020

#Step28 - La sintesi finale.

La "cosa" protagonista di questo blog è il Radar Meteorologico, strumento essenziale per la rilevazione del grado, intensità e posizione dei fenomeni atmosferici quali principalmente: pioggia, neve e grandine (Step1). La storia del radar meteorologico affonda le sue radici nella Seconda Guerra Mondiale, nel corso della quale i radar militari risultarono "sensibili" alle precipitazioni, cosicché da essere usati non solo per l'individuazione degli aerei nemici, ma anche per scopi meteorologici. La prima applicazione, effettuata sui radar militari reduci dal conflitto mondiale, fu il WSR - 57 installato nel centro di previsione di uragani a Miami (Step2)


Il "padre della radar meteorologia" fu David Atlas (Step9) che avviò il suo studio relativo agli echi e all'effetto doppler, usato al fine di garantire la sicurezza aerea ma anche per quantificare la riflettività del radar meteo, come riportato nel brevetto sull' isoecho contour del 1953 (per altri brevetti consultare lo Step17). Al fine di avere una visione dell'evoluzione dell'uso e sviluppo del radar meteo, è possibile consultare i grafici dello Step24.
La riflettività non è altro che l'analisi dei segnali di ritorno al radar meteo, derivanti dalla propagazione di brevi impulsi di onde elettromagnetiche, quantificando in tal modo le precipitazioni e la loro tipologia (Step5).


Tutti i "dati grezzi" (raw data) provenienti dai sensori del radar vengono poi convertiti in "prodotti", grazie ai quali si conoscono le zone dove sono in corso i fenomeni atmosferici, la mappatura delle temperature, le cumulate delle precipitazioni, la frequenza assoluta di fulminazioni (Step22). In tal modo il radar meteorologico risponde alle esigenze della meteorologia (Step4) di monitorare in tempo reale la presenza e lo spostamento sul territorio delle aree di precipitazione, prevedendo anche lo stato dell'atmosfera in un dato intervallo di tempo (previsioni nowcasting).


Tuttavia per comprendere al massimo l'impiego del radar a uso meteorologico, è fondamentale conoscere la "famiglia" a cui appartiene facendo riferimento alla tassonomia dello strumento (Step14), la sua anatomia (Step16), le tipologie di radar meteo maggiormente usate (Step3).


                                               

                      Radar polarimetrico
        Radar Doppler
 

Per comprendere le funzionalità del radar meteo è fondamentale guardare ai materiali dei suoi componenti principali (Step8), come alluminio, acciaio poliuretano o poliestere rinforzato da fibre di vetro; che conferiscono una significativa resistenza agli agenti atmosferici ed alte temperature, come anche isolamento termico ed acustico. Il radar è a continuo contatto con i fenomeni atmosferici che rileva e analizza, è opportuna dunque la conoscenza della chimica delle idrometeore (Step26).

Il radar meteo è stato oggetto di interesse per molti scrittori come Louis Battan e Giuseppe Cena che guardano all'uso del radar meteorologico per l'esplorazione dell'atmosfera (Step10); mentre nell'opera "Glide Path" di Arthur Clarke, lo strumento è "puro fascino" per il nuovo mondo tecnologico che si sviluppò al termine del conflitto mondiale; ma anche frutto della "curiositas" che spinge ingegneri e scienziati, cosi come l'eroe Ulisse, a varcare i limiti della conoscenza del tempo (Step7).

Il radar meteorologico è stato anche al centro di molte rappresentazioni, a partire dai francobolli a scopo commemorativo come quelli nello Step18, fino alle prime pubblicità relative alla trasmissione delle immagini rilevate dai radar agli spettatori di Wbal - TV (Step13).
Attualmente il radar meteorologico è rappresentato anche nei fumetti (Step21), nei segnali di pericolo che ne indicano la presenza (Step6) e in alcuni cartoni animati come quello di "Pororo" (Step12).

La prima casa costruttrice di radar meteorologici fu la NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), mentre ad oggi, le principali aziende costruttrici di radar doppler o polarimetrici sono Edles, Milano System (Step11) e Furuno di cui è riportato il logo aziendale nello Step20.
Al fine di verificare la corretta costruzione, realizzazione e uso di un radar meteo è fondamentale consultare le normative in vigore in Italia e nella comunità europea (Step23), che fissano dei limiti di campo elettrico a tutela dalle esposizioni.
Se avete ulteriori curiosità sulla radar meteorologia, potete consultare lo Step15, relativo ai numeri legati allo strumento o ancora lo Step19 , un abbecedario ricco di nuovi spunti di ricerca per arricchire la vosta indagine sul radar meteo.
Per avere una visione dei caratteri "salienti" della radar meteorologia è possibile consultare una mappa concettuale allo Step27

Infine, per conoscermi meglio e sapere chi si nasconde dietro questo blog sul radar meteorologico, guarda i miei personalissimi post: Step25, Natale, Post le cose nella letteratura.
Vi auguro una buona lettura!



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